Sono passati 40 anni dal 17 giugno del 1972, quando quattro ladruncoli furono pizzicati all'interno di una sede del Partito Democratico di Washington mentre cercavano di mettere delle cimici nei telefoni. Fu l'inizio del più famoso scandalo politico della storia americana, che culminò due anni dopo con le dimissioni del presidente Richard Nixon. I due giornalisti che si occuparono del caso, Bob Woodward e Carl Bernstein, fecero un lavoro incredibile e giustamente ottennero fama e rispetto (e addirittura furono celebrati in un film nel quale vennero interpretati niente popò di meno che da Robert Redford e Dustin Hoffman). L'indagine fu il paradigma del giornalismo investigativo e del potere di controllo della stampa nei confronti della politica.
Ma... fosse accaduto in Italia?
Pensate un po' a quello che si legge in questi giorni (in prima pagina sul Fatto e molto nascosto sugli altri giornali, pure Repubblica che la storia l'ha tirata fuori per prima, ma si sa... il Quirinale non si tocca), con un vecchio arnese della Prima Repubblica che telefona al consigliere del Capo dello Stato per lamentarsi del fatto che la magistratura indaga su di lui e sulle trattative fra Stato e mafia di vent'anni fa (quelle che portarono alle stragi e alla sospetto rimozione del regime carcerario del 41-bis per i boss di Cosa Nostra).
“Il presidente ha preso a cuore la questione”, diceva il braccio destro di Giorgio Napolitano, Loris D’Ambrosio, a Nicola Mancino, ex notabile democristiano, ex ministro degli Interni, ex presidente del Senato votato dall'Ulivo, che ha lasciato la politica dopo 30 anni solo in cambio di una poltrona al Consiglio Superiore della Magistratura.
L'unico che si indigna sembra essere il solito Antonio Di Pietro, gli altri proprio non se ne interessano, anzi, il Pd se la prende con il leader dell'Italia dei Valori accusandolo di essere un irresponsabile. A Woodward e Bernstein bastò dimostrare che lo staff del presidente era al corrente della "infrazione" al Watergate per ottenere la testa dell'uomo più potente del mondo.
Qui da noi, che cosa serve per far dimettere qualcuno?
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