Lui si chiama, un po' fantozzianamente, Carlo Malinconico Castriota Scanderbeg ed è uno dei "tecnici" voluti dal presidente del Consiglio, Mario Monti, che in comune con tutti gli altri ha il nome altisonante (e la dichiarazione dei redditi milionaria). Ex funzionario pubblico sotto tutte le bandiere e presidente della Federazione italiana editori, questo non gli è bastato per non farsi pagare una vacanza all'Argentario dall'imprenditore Francesco De Vito Piscicelli, quel "mostro" che in un'intercettazione telefonica tutta Italia ha sentito ridere del terremoto in Abruzzo, in vista dei succulenti appalti che ne sarebbero derivati. Come un parvenu qualsiasi, il nostro ha accettato un soggiorno all'hotel Pellicano di Porto Ercole per un valore di circa 20 mila euro. Oggi parla di vacanze pagate "a sua insaputa", dimostrando la stessa raffinata eleganza dell'ex ministro Claudio Scajola quando fu scoperto con le mani nella marmellata del suo appartamento vista Colosseo. Del resto, si sa, fanno tutti così. Prenotano una suite da un migliaio di euro al giorno in un albergo extralusso e poi si dimenticano di pagare il conto.
Costretto alle dimissioni, molto malinconiche, l'uomo dai tre cognomi è il primo a cadere nella polvere. La cosa più divertente è che le vacanze dell'ormai ex sottosegretario erano "chiacchierate" già dal 2010 grazie ad uno scoop di Repubblica. Lo stesso giornale che oggi, schierato com'è a favore del governo Monti, ha preferito aspettare che sulla storia ci tornasse Il Fatto Quotidiano, prima di ricordarsi che sì... il personaggio aveva qualche scheletro nell'armadio. Un'altra grande pagina di giornalismo italiano.
"POVERI" i nostri parlamentari che ottengono favori essendo all'oscuro di ciò che accade alle loro spalle.
RispondiEliminaMi chiedo: ma che gente strana è al potere nel nostro paese! Gli capitano sempre inconsapevolmente cose belle! Mai che lo beccano nel culo senza accorgersi, come quasi sempre accade alla povera gente!