Guardateli bene in faccia. Secondo voi saprebbero rinunciare per davvero a 110 belle poltroncine di presidentucoli della provincia, divise in 40 al Pd, 36 al Pdl, 13 alla Lega, 5 all'Udc, 2 a Mpa e Margherita, più altra minutaglia sparsa? Non se ne parla nemmeno. Infatti, ieri alla Camera, grazie all'astensione del Partito Democratico, è stata respinta la legge che avrebbe finalmente abolito gli enti più inutili d'Italia. Almeno a parole, la volevano tutti, da Silvio Berlusconi e Walter Veltroni nell'ultima campagna elettorale, passando per tutti quelli che ci stanno sempre a raccontare di come sia giusto tagliare i costi della politica. Ma all'atto pratico non si molla mai l'osso.
E così le Province, che dovevano essere abolite nel 1970 quando furono introdotte le Regioni, e che invece fino a oggi sono aumentate di altre 16 unità, restano lì, con tutto il loro pacchiano folclore, importa poco se festeggiate dai valligiani padani della Lega o dagli amanti del culatello e della mortadella reduci del Pci. Poco importa, come fa giustamente notare Massimo Donadi dell'Idv, che poteva essere l'occasione per dare una spallata definitiva al governo. Tanto l'opposizione mica fa sul serio, no?
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