Qualcuno dei miei (scarsi) lettori mi rimprovera un certo anticlericalismo preconcetto. Lo ammetto, è così. Ma come si fa a non ridere di quel verminaio che risponde al nome di Santa Sede leggendo le notizie degli ultimi giorni? Come nel più classico dei libri gialli, il colpevole della fuga di notizie sui segreti gossippari del Vaticano è il maggiordomo del papa, che ora è stato addirittura arrestato.
In questi giorni sulla compagnia di giro di Josef Ratzinger è uscito di tutto: lotte e intrighi di potere e una sfilza di carte segrete, centinaia di documenti che svelano la quotidiana miseria della
Chiesa, tra affari assai poco trasparenti e congiure di palazzo, tutto in un libro, "Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI", del giornalista Gianluigi Nuzzi, già autore di "Vaticano spa" sull'incredibile storia dello Ior.
I documenti, come da sinossi del libro, contengono "le lettere di Boffo, l'ex direttore bruciato da veline di palazzo,
quelle di Vigano che, dopo aver fatto risparmiare milioni al Vaticano, è
costretto alle dimissioni, le donazioni private (anche quelle di Bruno
Vespa), le raccomandazioni a Gianni Letta, il problema dell'Ici secondo i
rapporti riservati del presidente dello Ior Gotti Tedeschi, il caso
Ruby e Berlusconi ("vittima di una magistratura politicizzata"), gli
incredibili pedinamenti degli 007 vaticani in territorio italiano, le
verità sui Legionari di Cristo e la pedofilia in una testimonianza mai
resa pubblica, le intemperanze di molti vescovi in ogni parte del mondo.
Persino un incontro segreto tra Napolitano e il papa dì cui nessuno è a
conoscenza. E don Juliàn Carrón, leader di Cl che accusa la diocesi di
Milano di simpatie politiche".
Se non vi basta, mettiamoci anche che ieri il banchiere del papa Ettore Gotti Tedeschi (un economista che si ispira un po' a Hitler e un po' alla cultura medioevale) è stato cacciato via dall'incarico, non si sa bene per quale motivo (o forse sì, una guerra intestina che vede l'Opus Dei sotto attacco dopo decenni di incontrastato dominio). Lui dice che non parla (oltre a non vedere e a non sentire), per "non turbare il Pontefice", guarda tu che sensibilità umana, ma si scatenano le ipotesi sul conflitto con il segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone.
Ecco, questo è il club al quale lo Stato italiano versa 6 miliardi di euro l'anno. Non prendetevela con me.
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