giovedì 12 aprile 2012

La Repubblica e i cinque euro a video, meglio cucire palloni in Pakistan

Meraviglie dell'epoca moderna. Un colosso editoriale come quello di Repubblica, che si è fatto strada sul web utilizzando tutte le forme di lavoro precario e aggirando il contratto nazionale dei giornalisti (chiedete come sono stati assunti i primi pionieri che hanno lavorato al sito ai suoi esordi), senza che ovviamente l'Ordine degli scribacchini avesse qualcosa da ridire, oggi ci riprova lanciando una fantastica iniziativa, l’Academy (notate quanto fa fico) per reclutare lettori videomaker (oh, yeah) e trasformarli in reporter, pagando una ricca marchetta a un regista molto trendy per metterci la faccia e il nome. Ma, non ci crederete, nella prima versione dell'annuncio compariva una scritta da brividi: la società riconoscerà l’importo lordo minimo di Euro 5,00 (!!!) per ciascun filmato selezionato. Non solo, ma il pagamento è previsto per un importo minimo di 200 euro, quindi o produci 40 video o non vieni proprio retribuito.
Di fronte alla rivolta della Rete e a un timido comunicato del sindacato dei giornalisti, Repubblica ha fatto una parziale marcia indietro che non chiarisce molto, anche se ovviamente accontenta subito gli amici degli amici. "I video scelti saranno retribuiti secondo un tariffario definito di volta in volta a seconda del tipo di ingaggio", accidenti, questo si che ci rassicura.
Una roba sullo stile dei bambini che cuciono palloni in Pakistan.
Chissà quanto pagano invece il loro esperto di internet, ex direttore di una testata fondamentale come il Romanista, che l'altro giorno ha fatto una figura di cacca epocale lanciando l'allarme su un sito web dove si venderebbero foto porno e droga (pensi un po' signora mia), taroccando notizie vecchie di un anno e inventandosi panzane su frequentazioni underground manco fosse Lizbeth Salander.  

1 commento:

  1. Quanto lo pagano? anche lui 5 euro ovviamente... al minuto!!!!! Carlo Tv

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