Quando sentite un democristiano parlare dei sacri valori della famiglia dovete credergli. E' dai tempi dello sbarco degli americani in Sicilia che la Famiglia, quella con la F maiuscola, è in cima ai pensieri dei notabili dello scudocrociato e dei loro ex portaborse diventati politici di qualche peso anche nella Seconda, e ben più tragica, Repubblica.
Inutile ricordare qui come lo scudo crociato sia stato per anni il riferimento politico della criminalità organizzata, da Andreotti a Salvo Lima, a Ciancimino. I tempi sono cambiati e oggi la famiglia è quella da piazzare negli strapuntini della macchina del potere, con vecchie zie, cognati, fratelli e fidanzatini in attesa di un posto al sole in lista (miracoli del porcellum).
Come sempre però i democristiani fregano tutti.
Pensate a Pierferdinando Casini, che nelle liste dell'UDC, orfane di campioni come Totò Cuffaro, è stato capace di buttarci dentro la moglie del fratello, il fidanzato della figlia e il marito della sua portavoce, oltre al nipote di Ciriaco De Mita. L'uomo che si prefigge di difendere l'identità cristiana è naturalmente divorziato dalla prima moglie, che ha lasciato per sposare l'erede dell'impero Caltagirone che ha una ventina d'anni meno di lui (come tutti i leader dei partiti che dicono di essere di ispirazione cattolica).
Ecco, il campione che una parte del Pd non smette di corteggiare e che piace tanto al professor Monti, l'ex portaborse di Arnaldo Forlani (l'ex segretario della Dc condannato in via definitiva a due anni e quattro mesi di reclusione per la madre di tutte le tangenti, quella di Enimont) è uno dei tanti che tuona contro le unioni civili e i matrimoni gay, lo stesso che utilizzava la carta intestata della Camera dei Deputati (della quale era presidente) per esprimere la sua solidarietà a Marcello Dell'Utri.
Poi uno guarda i sondaggi e vede che forse vale meno del 4%.
E il povero Bersani è costretto a chiedere a Ingroia (per il quale i consensi sono decisamente maggiori, ma gli strateghi del Pd avevano completamente sottovalutato il fatto) di desistere dal presentare la sua lista nelle regioni dove la partita è ancora in bilico.
Forse 'sta vittoria mica è tanto certa.
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