Fra gli ex democristiani messi da parte da Berlusconi, come Beppe Pisanu e Claudio Scajola, e quelli che non si capisce perchè hanno ancora la tessera del Partito Democratico (la congrega di picchiatelli del Modem, il movimento democratico che fa capo al più fallimentare dei politici di sinistra) si fa strada l'unica possibile idea per ritornare al potere senza passare dalle urne, dove verrebbero quasi sicuramente bastonati a sangue: il governo di larghe intese. Dopo il complotto emerso nei giorni scorsi ai danni del Cavaliere, oggi si sono riunite un po' della facce meno presentabili del Pd, come Waterloo Veltroni (l'uomo che ha fisicamente eliminato la sinistra in Italia, se ne vanta e non ha ancora capito che quasi tutti i suoi ex elettori si toccano le parti intime quando sentono pronunciare il suo nome) o l'ex ministro dell'Istruzione, che la Gelmini non ha fatto molto rimpiangere, Beppe Fioroni, il quale ha lanciato una vera e propria fatwa ("Ricordo pochi governi che hanno governato con la contrarieta' del mondo cattolico'') rammentando a tutti chi è comanda nel paese (ma anche perché al comando ci siano sempre dei gran farabutti). Al raduno dei Modem c'erano anche l'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino (quello che giocava a carte con Marchionne e naturalmente non si accorgeva che l'altro stava barando), l'ex segretario Dario Franceschini (salito alla guida del partito per cooptazione dopo la fuga di Veltroni e poi travolto dalle preferenze per Bersani), l'ex berlusconiano (è stato anche vicepresidente del Consiglio insieme al Caimano) Marco Follini e umanità varia da secondo piano, come Enrico Letta, quello che giudicava normale che Berlusconi si difendesse anche "dai" e non solo "nei" mille processi a suo carico.
Naturalmente si chiacchiera a caso di argomenti futili come il "riformismo" (riformismo de che? Non si capisce mai), i governi di larghe intese (che fanno sempre largamente ridere), di "cambiare il profilo" al partito (come se il partito ce l'avesse un profilo), di allargare l'intesa con Vendola e Di Pietro anche al Terzo Polo (come se non si sapesse che lì si lavora a ben altro).
Insomma, le solite cazzate in libertà degli orfani di poltrone e strapuntini.
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