Come tecnici, Mario Monti e la sua banda sembrano quegli idraulici con cui tutti hanno prima o poi a che fare che ti entrano in casa, ti sventrano il pavimento e le mattonelle, ti aggiustano un tubo e te ne sfasciano altri due. Da quando si sono insediati al governo non ne hanno azzeccata una, a cominciare dal mitico "spread" con i bund tedeschi, che dopo un periodo di flessione che aveva spinto anche analisti smaliziati a tessere le lodi del ragioniere in loden verde è tornato sui picchi registrati quando a Palazzo Chigi c'era il re del burlesque.
Ma fosse quello il problema.
La vera notizia è che di tutte le belle cose dette, non ne è stata fatta una e le poche cose che si è tentato di fare sono state un fallimento degno di dilettanti allo sbaraglio. E' stata varata una riforma delle pensioni che non ha tenuto conto degli esodati (sono 65 mila o 350 mila? Boh, chissà), è stata reintrodotta la tassa sulla prima casa con il simpatico rompicapo delle rate (ma sono state esentate le Fondazioni bancarie e alla Chiesa cattolica, come era ovvio che fosse, non è stato chiesto un euro), mentre la ministra-madonnina Elsa Fornero faceva la faccia truce con gli operai, le lobby svuotavano il decreto sulle liberalizzazioni. E via con una lunghissima serie di episodi al limite della fantascienza, come la cancellazione delle commissioni bancarie (poi subito reintrodotta), la finta tassazione dei capitali scudati, i finti risparmi ai costi della politica, il finto decreto svuotacarceri ( i detenuti sono aumentati), il rinnovo delle missioni militari all'estero fino a quando lo zio Sam vorrà, la conferma dei contratti di acquisizione di decine di inutili e costosissimi bombardieri, il mancato provvedimento contro la corruzione, con la ministra Severino che si preoccupa di più di mettere il bavaglio ai blog (che secondo lei "fanno più danno dei giornali", una frase che la dice lunga sul senso democratico di certe persone, per le quali evidentemente la stampa "fa danni"). Il tutto mentre in Italia si moltiplicano i casi di povertà e di suicidi.
Chi si aspettava che questo manipolo di professori miliardari potesse davvero risanara il paese, aveva evidentemente dimenticato chi è ancora l'azionista di maggioranza del circo equestre: Silvio banana e il suo harem (berluscones inclusi). Ieri ho letto una dichiarazione di Pierluigi Bersani che diceva di non voler vincere le elezioni "sulle macerie" dell'Italia. A giudicare dall'efficienza dei tecnici che sta appoggiando sembra che il ricorso alle urne sarà un lusso. Per la rimozione delle macerie si spera almeno che non chiedano la consulenza di Bertolaso.