Il Giornale è senza dubbio il quotidiano di "destra" italiano più venduto, contando un po' sull'ormai esaurita eredità dei conservatori alla Montanelli e su quella fascia di ceto medio-alto, di solito avanti con gli anni e parecchio livoroso. Quelli del "si stava meglio quando si stava peggio" e del "la colpa è della sinistra, del lassismo, degli anni settanta, della cultura, dei professori e dei magistrati", quelli che "i valori della destra", "la famiglia", "la casa e la chiesa" e vai col luogo comune. Per tastare il polso a questa platea, che da 17 anni consente a un personaggio come Silvio Berlusconi di trascinare lentamente il paese a fondo, vi consiglio la lettura dell'interessantissimo e filosofico dibattito (alla faccia di quei barbosi di intellettuali della sinistra) lanciato sulla homepage del giornale di casa Arcore: "Sono peggio le corna o la noia?". È peggio un matrimonio appassionato, ma rovinato dai tradimenti e dalla gelosia? O è peggio un matrimonio apparentemente perfetto ma talmente tranquillo da essere rovinato dalla noia quotidiana?, si chiedono gli arguti pensatori, sollecitati al dibattito da un "affezionato lettore", deluso dal naufragio di due matrimoni su due.
Le risposte sono da antologia. Un certo Michele scrive che la moglie gli consente delle scappatelle (forse per toglierselo dalle palle) e chiosa: ''se parliamo di sentimenti allora le considero corna, se parliamo di atto sessuale non posso certo chiamarle così".
"Visto che mi annoio con la mia consorte, combatto questa situazione andando con altre donne, quando la noia mi è passata, cosa di meglio della propria moglie?", ribatte il teorico CV. "Le uniche corna che esistono... son quelle che si scoprono", scolpisce nella pietra un tipo pragmatico, mentre un altro che si firma con nome e cognome annuncia l'Armageddon: "L'istituzione del matrimonio dovrebbe essere sempre difesa di fronte all'ondata massonica e ultralaicista tesa ad abbattere la natalità". Roba da mettere subito mano al moschetto.
L'unica donna che partecipa al dibattito si è arresa: "Trent’anni fa sarei stata capace di uccidere se solo avessi avuto il sentore del tradimento. Vent’anni fa gli avrei fatto trovare la valigia fuori casa e non lo avrei più voluto vedere. Dieci anni fa avrei fatto una bella litigata e ne avrei discusso a lungo per capirne le cause". Oggi a cinquant'anni acceterebbe tutto pur di non vedere più il marito.
La destra e i suoi mitici valori nell'era del Cavaliere puttaniere e del suo circo smutandato. Una meraviglia.
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