Eccolo l'ultimo miracolo italiano. Il sindaco di un'isoletta che inveisce contro gli "immigrati delinquenti", aizza la folla contro di loro, insulta il presidente della Repubblica e il governo e il ministero dell'Interno annuncia subito che porterà via quegli straccioni di tunisini entro 48 ore, mentre la polizia, felicissima come al solito, fa roteare i manganelli.
Tutto bellissimo, molto pittoresco, tipicamente italiano, soprattutto se si pensa che il suddetto sindaco è un ex galeotto (fu arrestato nel 2009 per concussione), che solo qualche mese fa accolse a braccia aperte l'amico Silvio Berlusconi, il quale (mentre qualche picciotto minacciava fisicamente gli eventuali contestatori) si produsse in una delle più gettonate gag dell'ultimo anno, promettendo fra gli applausi degli spettatori paganti, di portare subito via tutti quei negri (allora disse entro 48-60 ore, ma erano sei mesi fa), di comprare casa a Lampedusa e, perché no, aprirci un casinò (con l'accento sulla o).
Oggi è scattata la caccia all'uomo con gli abitanti dell'isola che si sono messi a picchiare e inseguire gli immigrati, a dimostrazione che a nord come a sud siamo solo un branco di razzisti senza ritegno.
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