La nuova direttrice generale della Rai, Lorenza Lei, è una killer professionista. Nominata al posto di Mauro Masi grazie anche al gradimento dei soliti servi sciocchi del centrosinistra, sta lentamente portando a termine il compito che il suo predecessore non era riuscito a svolgere. Fuori dalla palle tutti quelli (e sono tanti) che non piacciono al re del bunga-bunga. Dopo Michele Santoro, liquidato con un sacco di soldi, rischiano di traghettare altrove anche Giovanni Floris, Milena Gabanelli, Fabio Fazio e magari pure Serena Dandini, che nonostante faccia un programma di nicchia la sera tardi, viene inglobata nel novero dei pericolosi sovversivi. Pazienza, direte voi, li vedremo tutti su La7. E invece c'è da preoccuparsi, non per la difesa della libertà di queste persone, che sono pagate anche molto bene per il lavoro che fanno, ma per quanto ci costerà questa "normalizzazione" dell'azienda concorrente di Mediaset.
Rinunciare agli introiti pubblicitari di trasmissioni come Che tempo fa, Annozero e Ballarò vuol dire sottrarre linfa vitale dalle casse della Rai, saccheggiate da decenni e dai flop clamorosi dei tentativi berlusconiani di creare l'anti-conduttore di sinistra (da Socci a Sgarbi, passando per Ferrara, è stato un susseguirsi di dati d'ascolto fallimentari a dir poco) e alle recenti catastrofi dei reality-show di una delle fan numero uno di Berlusconi e Lele Mora, Simona Ventura. Ma la nuova direttrice di viale Mazzini ha già incassato la garanzia che il governo aumenterà il canone, e stavolta sarà una botta da paura.
Chissenefrega, direte voi che il canone (giustamente) evitate di pagarlo. E invece no, perché stavolta hanno pensato all'arma finale del dr. Goeebels: legare il canone direttamente a ogni bolletta della corrente elettrica. In questo modo evaderlo sarà impossibile.
La Rai ci costerà carissima e farà solo programmi di merda. Un altro miracolo italiano.
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