Dopo la chiacchieratissima infornata di ministri banchieri, bocconiani, avvocati di società e poteri forti, militari a guardia dei militari, il nuovo governo - che ancora non ha detto una parola che sia una sulle misure da adottare contro la crisi del debito - si ripete con la carica di vice ministri e sottosegretari, che sono anche peggio. Tanto per fare qualche esempio, Adelfio Elio Cardinali, nuovo sottosegretario alla Salute, è marito di Anna Palma, capo della segreteria del presidente del Senato Renato Schifani, mentre Filippo Milone, sottosegretario alla Difesa, era consigliere per la politica industriale di Ignazio la Russa al ministero ed è coinvolto dalle intercettazioni telefoniche dell'inchiesta sugli affari poco puliti di Finmeccanica. Se qualcuno temeva per le sorti giudiziarie di Silvio Berlusconi, le due nomine dei sottosegretari alla Giustizia sembrano essere a dir poco rassicuranti, soprattutto quella di Andrea Zoppini, ex consulente giuridico di Palazzo Chigi nel governo del bunga-bunga. Che dire poi dell'ex presidente degli editori italiani, Carlo Malinconico, messo a guardia proprio degli editori o di Antonio Malaschini a sottosegretario per i rapporti con il Parlamento, altro uomo di fiducia di Schifani?
Mario Monti ha parlato di squadra "snella e forte" (fa un po' sorridere il forzato eterno paragone calcistico per il governo più vecchio d'Europa e della storia della Repubblica, magari il premier intendeva la bocciofila) e a noi solite malelingue complottiste ha regalato il suo monito un po' sdegnato: ''Attenti a parlare di conflitto di interessi rispetto al quale saremo trasparenti. Chi nella società civile ha avuto delle competenze ed ha fatto la scelta di entrare nel governo, non lo ha fatto per trascinare le esperienze passate''.
Ci mancava il conflitto di interessi "trasparente" per completare il manuale delle parole in libertà. Come se in passato l'evidenza degli interessi di qualcuno abbia impedito l'approvazione di leggi clamorosamente "interessate", come se questo fosse un paese dove esistono autorità di vigilanza indipendenti, come se tutti noi fossimo un branco di imbecilli.
Ecco, magari l'ultima è vera.
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