Piccoli spaccati di Italia in recessione. Dai fastidio agli affari del prete? Arrivano i gendarmi e qualcuno ti appicca anche un bel rogo. E' la storia che racconta il Corriere della Sera, l'ennesima uscita a carico di don Luigi Verzè, l'affarista dell'ospedale San Raffaele e grande amico e sostenitore di Silvio Berlusconi, che in diverse intercettazioni del 2005 parla di come liberarsi di un antipatico signore che ha deciso di aprire un circolo sportivo su dei terreni che interessavano al prete bancarottiere. Il don parla con i servizi segreti, con i vertici bancari, con quelli vaticani e sembra poter manovrare a piacimento anche la sempre più incredibile Guardia di Finanza, che molto spesso utilizza gli accertamenti fiscali come arma di ricatto.
C'è tutta la tragedia di un paese ridicolo, dietro la facciata di commediola all'italiana.
beh del resto i soldi al prete e al caimano li ha dati la mafia e quindi loro usano metodi mafiosi.adesso che la mafia ha cambiato cavalli ,non ci sono piu' le protezioni di prima e tutti i nodi vengono al pettine
RispondiElimina...la cosa che rende il tutto più affascinante è la concatenazione di circostanze: dove c'è il prete, ci sono i soldi, dove ci sono i soldi c'è la mafia, dove c'è la mafia ci sono i servizi e i militari corrotti. E poi altro giro, altro regalo.
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