Spesso fra le inutili chiacchiere che si fanno nei talk-show che si occupano di politica si tenta un paragone fra l'Italia di Silvio Berlusconi (perchè l'Italia, come diceva Guzzanti-Rutelli, nun è nè de' destra nè de' sinistra... è de Berlusconi) e quella della Prima Repubblica, tangentara e corrotta e cancellata dalle inchieste di Mani Pulite. Molti giornalisti a libro paga del Cavaliere ai bei tempi erano completamente asserviti a personaggi che al re del bunga-bunga non avevano molto da invidiare. Bettino Craxi, Giulio Andreotti, Arnaldo Forlani, la Dc, il Psi e tutti quei ridicoli partitini che sfruttavano nobili ideali di facciata (repubblicani, liberali e socialdemocratici) solo per partecipare al gran bottino, non erano affatto migliori dei potenti di oggi, come qualcuno a volte prova a far credere. E Berlusconi, lo sanno anche i sassi, è solo un prodotto di quel periodo, il Gattopardo che facendo finta di rappresentare il nuovo ha lasciato le cose inchiodate lì dove erano, con una maggioranza composta da ex socialisti, ex fascisti, finti cattolici con la passione per i roghi, atei devoti, tutti sdraiati davanti agli interessi dei poteri forti, che siano le banche, le industrie o il Vaticano. Tutto quel piccolo e schifoso mondo antico di una volta. Nessuno escluso, neanche gli ex comunisti, come al solito ridotti a raccogliere le briciole che cadono dal tavolo del padrone.
Però una differenza c'è.
Nessuno dei potenti di allora era anche il padrone della sua maggioranza. Nessuno avrebbe potuto contare su oltre 500 fra deputati e senatori pronti a votare anche l'inverosimile per tenere in sella il capo. Solo degli schiavi potrebbero immaginare di giudicare credibile la storia che la prostituta minorenne Ruby sia la nipote di Mubarak, o votare leggi come quelle sulla prescrizione breve, o proporre modifiche all'articolo 1 della Costituzione tanto per creare un caso. L'ultima è che dopo Pasqua questo branco di disperati alla canna del gas sarebbe pronto anche a votare la Porcata 2, una modifica della già orrenda legge elettorale, in modo da neutralizzare completamente la partecipazione al voto del Terzo Polo di finiani, casinisti e montezemolati.
Berlusconi, insomma, non è peggiore dei suoi padri putativi. E' il resto della banda che ormai non è in grado di provare neanche un briciolo di vergogna.
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