Mettete insieme un nano con il complesso di Napoleone e un altro con il chiodo fisso per il bunga-bunga, a capo di due governi entrambi minacciati dalla destra estremista e xenofoba. Aggiungeteci un fiume di immigrati che passano per uno dei due paesi nel tentativo di raggiungere l'altro, azionate il frullatore e il pasticcio italo-francese è servito. Grandi chef il Fronte Nazionale guidato dalla figlia di Le Pen e la Lega Nord di Bossi e Maroni, i quali si rimpallano le rispettive responsabilità dopo aver cavalcato per anni la paura dell'immigrato e cercano di fare i conti con la storia, gli uni di fronte al loro orribile passato colonalista, gli altri ancora vittime delle singolari amicizie di Craxi e Andreotti. In mezzo, un branco di disperati che si vedono negare diritti elementari e qualche mafioso locale che aizza la folla per paura di perdere il suo microbusiness. E stavolta c'è perfino chi è peggio di noi.
Quasi un miracolo.
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