Fra le facce da carta igienica che sono andate ad arricchire il già variopinto bestiario della maggioranza al governo, si segnala quella di Giampiero Catone, ex segretario dell'ex ministro Rocco Buttiglione, il filosofo del nulla che ce l'ha coi gay perché non pagano le tasse, il quale dopo una folgorante carriera fatte sulle macerie della vecchia Dc, è stato arrestato nel 2001 per falso, bancarotta fraudolenta pluriaggravata e truffa, si è riciclato nel Pdl, poi ha fatto finta di andare con Gianfranco Fini, poi è tornato sui suoi passi in tempo per uno strapuntino nel governo da "ultimi giorni di Pompei" che sta spingendo questo paese giù dal baratro. Intervistato da Repubblica qualche giorno fa, questo fulgido esempio di uomo tutto d'un pezzo ha detto di essere in "intima connessione con la Chiesa" e che "la Chiesa ha sempre speso buone parole per me. Conosco cinque o sei cardinali, qualcuno avrà telefonato". E i processi? "Prescritti, assolutamente prescritti" e "altre volte assolto".
Chissà se prima di avere il posto da sottosegretario avrà anche dovuto recitare tre-quattro avemarie e padrenostri per fare penitenza?
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