Non c'è pace sotto le insegne del Pd. Mentre il Caimano nuota in cattive acque per il caso Ruby, il principale partito di opposizione si arrotola su se stesso non riuscendo mai neanche lontanamente a rappresentare un'alternativa credibile. L'ultimo caso è quello delle primarie per il sindaco di Napoli, dove si sono sfidati due personaggi che francamente lasciano perplessi: il bassoliniano Andrea Cozzolino e l'ex migliorista (leggi craxiano doc) Umberto Ranieri. Il primo, appoggiato dal partito, avrebbe formalmente vinto la consultazione, ma sono immediatamente volate accuse di brogli, operazioni di inquinamento del voto e di compravendita del consenso. I due ora si scanneranno a colpi di ricorsi, ma sarà difficile che uno di loro possa far dimenticare i guasti di anni e anni di amministrazione di centrosinistra a Napoli, passata per la grande disillusione di Bassolino e per l'inutile Rosa Russo Jervolino (quella che una volta se la prendeve con i fumetti di Lupo Alberto perché invitavano i ragazzi ad usare il preservativo).
Vada come vada, sarà un'altra amministrazione regalata al centrodestra.
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