I soldi li prendeva anche la famiglia di Noemi Letizia, la prima minorenne venuta alla ribalta delle cronache durante la celebre festa di compleanno e causa della definitiva rottura fra Berlusconi e la moglie. Il ragioniere Spinelli, quello che finora si è salvato dalla manette solo perché ha attaccato sul suo studio una targhetta con il nome del Caimano impedendo che la polizia potesse perquisirlo, faceva generosi versamenti anche alla mamma di questo giovane virgulto, che nel frattempo si è fatta devastare dai bisturi di chirurghi plastici senza scrupoli.
Si tratta di almeno ventimila euro, che vanno ad aggiungersi a quel fiume di denaro fin qui speso per far tacere le ragazze dell’harem.
Ieri il presidente del Consiglio era all’ennesima festa di compleanno della solita deputata del Pdl, dove si è prodotto con le solite dichiarazioni di ostentata sicumera. Lui è fatto così, il Parlamento lo rifugge, le sedi istituzionali lo turbano, i processi fin qui li ha sempre evitati con trucchi e leggi ad personam, ma se si può andare a cantare due canzoni con gli amici e tirar tardi, allora è tutto un altro paio di maniche.
Nei giorni scorsi qualcuno (a dire il vero inguaribile ottimista) aveva ipotizzato un possibile intervento del presidente della Repubblica con uno scioglimento delle Camere anche senza dimissioni del premier. Tranquilli, Giorgio Napolitano, il nostro don Abbondio parlando a Bergamo ai giovani (poveri giovani) ha detto che non è suo “compito interferire nella dialettica politica”.
Ora, di che dialettica politica stiamo parlando? I bonifici alle prostitute e alle loro madri? Le telefonate in Questura per far rilasciare una ladra minorenne? I dodici chili di cocaina che giravano allegramente nella residenza di una tipa che poi veniva ricevuta con tutti gli onori dal Prefetto di Milano?
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