Resterà in sella chissà quanto ancora, grazie al potere di acquisto dei suoi conti correnti. Ma se non altro adesso ha qualche problema a farsi vedere in giro.
Il "fidanzatino birichino", che per nostra sfortuna è anche il capo del nostro governo, si è beccato una raffica di fischi, cori e insulti oggi in giro per Roma, dove cercava di prendersi la sua fetta di immagini televisive nei festeggiamenti del 150mo anniversario dell'Unità d'Italia. Al Museo della Repubblica Romana al Gianicolo, alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, ovunque Silvio Berlusconi ha cercato di mostrare la sua faccia è stata un'apoteosi di vaffa, dimettiti, bunga-bunga, eccetera eccetera. Al termine della cerimonia religiosa, è stato l’unico tra le autorità ad uscire dal retro della chiesa. I fischi se li è guadagnati Mariastella "mani di forbice" Gelmini, ministro della Pubblica Istruzione, travolta dalla contestazione non appena ha messo il naso fuori a piazza Esedra.
“Vado avanti, non lascio il paese in mano ai comunisti“, ha balbettato il Caimano davanti a un gruppo di cittadini presenti alle celebrazioni a Piazza Venezia che lo invitavano non troppo gentilmente a levarsi dalle scatole.
Ma ormai sembra proprio un numero da baraccone riciclato.
mi agrego ai fischi x berlusca
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