Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti sono responsabili di favoreggiamento e induzione alla prostituzione fino allo scorso mese di gennaio. E' l'accusa contenuta nel comunicato diffuso oggi dalla procura di Milano che ha chiuso le indagini nei confronti del direttore del Tg4, della consigliera regionale del Pdl e l'impresario di stelline da avanspettacolo nell'ambito del cosiddetto caso Ruby, quello che ha inguaiato di brutto anche il beneamato presidente del Consiglio.
Secondo i magistrati titolari dell'inchiesta, tutto è cominciato nel settembre del 2009, periodo a cui risale il primo incontro tra Fede e Karima El Mahroug, la falsa nipote di Mubarak, in occasione di un concorso di bellezza a Taormina. Per gli inquirenti, dunque, il giornalista avrebbe cercato di indurre la giovane marocchina alla prostituzione a partire da quella data, quando Ruby Rubacuori era ancora irrimediabilmente minorenne.
La ciliegina sulla torta? Il reato, hanno scritto i magistrati, si è consumato fino al gennaio 2011. Il che significa che tre mesi dopo che era scoppiato lo scandalo, il bunga-bunga ad Arcore andava avanti come se niente fosse.
Che meraviglia.
Nessun commento:
Posta un commento