Altro che Grand Theft Auto e tutti i suoi figli e figliastri. Avete tenuto lontani i vostri ragazzi dalle perversioni degli sparatutto, in cui si spaccia droga, si rubano auto, si investono vecchiette con la spesa e si uccide a casaccio? Ora per i giovani virgulti esiste un pericolo in più: imbattersi nel terribile videogame ideato dalla ministra daaaa' Garbatella, Giorgia Meloni, per celebrare gli eroi del Risorgimento.
"Gioventù ribelle", questo l'improbabile titolo rubacchiato all'organo ufficiale dell'organizzazione giovanile comunista cubana (anvedi la ministra, ahò, è proprio 'na rivoluzzionaria), è stato messo on-line in pompa magna dopo una presentazione al Museo Maxxi di Roma alla quale hanno preso parte anche il presidente Giorgio Napolitano e il dottor sottile Giuliano Amato, finito a guidare le celebrazioni del 150mo anniversario dell'Unità d'Italia dopo una carriera politica di grandi successi (era il vice segretario di Craxi, è stato il premier della svalutazione della lira e della più ingente manovra finanziaria della storia repubblicana, varata per correggere gli errori da lui commessi come ministro del Tesoro negli anni del bengodi socialista, poi di nuovo premier per il definitivo affossamento del centrosinistra).
Il gioco è stato investito da tali e tante polemiche, che sulla pagina internet è comparsa una significativa scritta: "A causa delle strumentalizzazioni subite, ritiriamo la demo alfa e pubblicheremo il prodotto una volta ultimato". In attesa di quelle che saranno correzioni drastiche, c'è da farsi quattro risate leggendo i commenti di chi lo ha visto e ha provato a giocarci. A parte il massacro di pernacchie da parte di blog e forum dedicati ai videogiochi, che lo considerano "il peggior prodotto della storia", le sviste storiche su divise e equipaggiamenti dei protagonisti (l'eroe dei Due Mondi spara con una Colt Navy, l'avrà rubata a Clint Eastwood?), la grafica che sembra realizzata da ragazzini di terza media e il "kill, kill, mega kill" che accompagna le stragi sul video, la vera perla del gioco è la presenza del papa, Pio IX, che è un omino tutto vestito di bianco, al quale, tuttavia, si può SPARARE. Certo, lui è il vicario di Cristo in terra, e quindi può invocare il potere di Dio e fluttuare nell'aria per evitare i vostri colpi. Ma con un po' di attenzione, signori e signore, si può far fuori l'omino bianco.
Non fate quella faccia, avete capito benissimo.
Grazie Giorgia, terrò lontani i bambini da questa porcheria, ma appena rimettete on line il gioco sarò io a scaricarlo. Sparare al papocchio, indossando i panni di Garibaldi, sarà un buon viatico per il sonno, la sera.
bello sparare al papocchio, e mettiamoci anche qualche cardinale, si prendono bene grassocci come sono
RispondiEliminaIo ho sempre sognato di sparare al Papa con la Colt del vecchio Clint...
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