La bella Mara Carfagna sta passando un guaio dopo l'altro. Presa a pernacchie quando ha provato a sganciarsi dal Popolo della libertà e da papy Silvio, scaricata dal suo pigmalione ed ex amante Italo Bocchino, svergognata dalla moglie (ricca) di quest'ultimo e dallo stesso Bocchino che l'ha definita "un errore", invece di scegliere la via del silenzio, ha preferito affidare il suo sguardo ipertiroideo a un video postato su internet, nel quale ha fatto sapere che "di queste cose ne devo parlare con una sola persona, anche se mi imbarazza molto perché riguarda la mia vita privata. Ma credo che ne debba parlare solo con Marco Mezzaroma, che è l’unica persona che amo dal 2008, la persona che ho deciso di sposare nei prossimi mesi". Ecco, pare che le sia andata male anche con quest'ultimo, perché secondo il settimanale Chi le nozze sono state rinviate ancora una volta.
Anche il suo pubblico sembra voltarle le spalle, almeno guardando i commenti che accompagnano l'odierno, e agiografico come di consuetudine, articolo del Giornale, dove la 'gggente si scandalizza e la accusa di essere in buona sostanza una rovina famiglie. Il concetto di colpa da espiare del genere femminile compare anche nei giudizi della sua avversaria di sempre, Alessandra Mussolini, secondo la quale un matrimonio con figli "va sempre preservato, o volete farmi credere che non sapesse che lui aveva una famiglia? Un ministro delle Pari Opportunità che sapendolo si mette in una situazione non semplice dovrebbe chiedere scusa". Sulle colpe di Bocchino, niente o quasi, a parte la considerazione del suo status di "squallido ometto" se paragonato alla ex fotomodella. Il quadro è completato dal filosofo dei poveri di spirito, il presidente dell´Udc, Rocco Buttiglione, secondo il quale ha ragione la moglie cornuta "ad essere arrabbiata e ha fatto bene Bocchino a chiederle scusa". Quindi dà il suo consiglio, del genere amici del Bar dello Sport: "Se la moglie non sa nulla forse è sbagliato turbare la sua quiete, meglio che uno si maceri da solo" e vince il premio per la considerazione più imbecille dell'anno.
Ah, come deve rimpiangere la povera Mara i bei tempi in cui in tutte la cabine di Tir campeggiavano le foto dei suoi calendari, ispiratrici sì di qualche peccatuccio di sessoautonomia fra i camionisti, ma allo stesso tempo preservatrici dei sacri valori della famigghia.
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