Le donne sanno essere crudeli. Prima si riprendono dentro casa i mariti apparentemente perdonando loro le scappatelle e poi, alla prima occasione, calano l'ascia del boia. E' il caso di Gabriella Buontempo, moglie del finiano Italo Bocchino, che proprio nel mezzo di una battaglia all'arma bianca del marito contro Il Giornale e Dagospia, se ne esce placida e tranquilla con una bella intervista a Vanity Fair: "La relazione di Italo con Mara Carfagna? Lo sapevo da due anni e mezzo, ma lo sapeva anche mezzo Parlamento". Altro che prossima adesione alle truppe cammellate finiane, altro che crisi di coscienza per le vicende napoletane, dietro i mal di pancia della bella ministra che aveva nei mesi scorsi minacciato di lasciare la maggioranza c'era solo una storia di letto, come tutti avevano ipotizzato.
E ti pareva.
Il deputato di Futuro e Libertà non è stato cacciato dalle mura domestiche, ma la moglie si dice delusa soprattutto per "la scelta della persona. In politica, la Carfagna è sempre stata telecomandata da mio marito: segue tutto quello che lui dice. Se non era per Italo, mica li prendeva tutti quei voti in Campania".
I fedifraghi sono belli e sistemati in una pessima figura epocale.
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