E' stato un massacro. Soprattutto per un'azienda abituata a vedere i giornalisti sdraiati stile zerbino, tenuti buoni con le pagine di pubblicità e i modelli delle nuove auto in comodato gratuito. E così, mentre i resti della famiglia Agnelli finiscono di distruggere la più grande fabbrica privata italiana, un bel giorno arrivano quelli di Report e gridano che il "Re è nudo". Il grande manager Sergio Marchionne tentenna e poi si risente un po' quando gli chiedono della sua residenza in Svizzera, grazie alla quale risparmia parecchie tasse, John Elkann si scioglie davanti alle telecamere e poi chiede a una giornalista del Tg2 di non mandare in onda le corbellerie che ha appena detto sul possibile trasferimento della Fiat a Detroit, e Milena Gabanelli, dopo aver snocciolato cifre e dati a sostegno dell'inchiesta firmata da Giovanna Boursier, dice finalmente la verità: quella di Marchionne è una giocata d'azzardo e basta.
Ma la figura più ridicola, secondo voi, chi può averla fatta se non un bell'esponente del Pd? Report non ha avuto alcuna pietà ed è andato a intervistare quel simpatico ometto di Sergio Chiamparino, compagno di scopa dell'amministratore delegato della Fiat e, a tempo perso, sindaco di Torino, il quale parlando di Marchionne dice di trovarlo "molto moderno, molto americano" e "molto di sinistra". Molto di sinistra Marchionne?, chiede stupefatta la giornalista. "Su certe cose molto più a sinistra di me", è stata la risposta di Chiamparino.
Ecco, su questo non avevamo dubbi da tempo.
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