lunedì 31 ottobre 2011

Matteo Renzi, dì una cosa di sinistra!

A sentirlo parlare pare proprio un bischero e sinceramente il fatto che abbia 36 anni contro i 60 di Pierluigi Bersani non è che gli conferisca tutta questa automatica legittimità. Partendo da un assunto ormai incontrovertibile, ovvero che la sinistra in Italia abbia bisogno di un serio scossone, il sindaco di Firenze Matteo Renzi prova a riseppellire rapidamente le speranze di poter andare al governo senza per forza trasformarsi nei soliti portaborraccia della Confindustria. Con Berlusconi sempre più in basso nei sondaggi e la quasi sicura vittoria di una coalizione fra Pd, Di Pietro e Vendola, ci prova il ragazzo che ha più nei di Bruno Vespa con le sue "100 idee per l'Italia". Un fritto misto di populismo alla Beppe Grillo (la solita tiritera contro la riduzione dei parlamentari e dei loro benefici, tutto sacrosanto, per carità, ma dagli effetti pratici pari allo zero) e di annunci da asilo Mariuccia, come quello intitolato "Eliminiamo la classe politica corrotta". Bene, bravo, bis. Ma la ricetta? Mattei vorrebbe  "una amnistia condizionata", dopo l'ammissione della colpa, l'indicazione di tutti i complici, restituzione del maltolto, impegno a non fare più politica. In caso di nuovo reato, la pena si somma a quella del reato oggetto dell’amnistia. Qualcuno gli faccia notare che tutto questo esiste, si chiama condizionale e viene già applicata agli incensurati, e non è servita di certo a evitare lo schifo di fronte al quale ci troviamo. 
La nuova Italia del prode Renzi (che tanto per essere chiari  è stato condannato lo scorso agosto dalla Corte dei Conti della Toscana per danno erariale e al pagamento di 14 mila euro, anche se ha presentato appello) dovrà fare i conti con il debito pubblico alle stelle e cosa ci consiglia il "rottamatore"? La privatizzazione delle imprese pubbliche, la privatizzazione delel municipalizzate, l'alienazione di parte del patrimonio immobiliare dello Stato, la riforma pensionistica a 67 anni, ovvero pari pari le ricette della destra. Nelle 100 idee del bischero, come fa notare giustamente il blogger Malvino, non c'è traccia, neanche la minima, di tutti gli argomenti che potrebbero essere cari alla sinistra,  come gli assurdi vantaggi della Chiesa cattolica (che ci costa ben più cara della casta politica), le unioni civili fra persone dello stesso sesso, l'abolizione di leggi criminogene e ingiuste, come quelle sulla droga, sulla fecondazione assistita o sull'odioso e anticostituzionale reato di clandestinità, il ricorso all’aborto farmacologico, l’accesso ai contraccettivi, o il testamento biologico. 
Perché una persona di sinistra dovrebbe votare per Renzi? Solo perché è relativamente giovane? O perché lo sponsorizza lo scarparo Della Valle

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