lunedì 29 aprile 2013

"Il gommone che prima o poi Silvio bucherà" (Letta spera fra almeno 18 mesi)

"Berlusconi ci ha imbarcati su questo gommone e poi al momento opportuno lo bucherà". Chissà se è vera questa confidenza fatta dal neo ministro per le Riforme Istituzionali, Gaetano Quagliariello, e riportata oggi su Repubblica in un lungo editoriale di Francesco Merlo, lo stesso secondo il quale anche il pupillo di Silvio, Angelino Alfano, avrebbe dichiarato: "Tanto dura poco". Non v'è traccia di queste significative rivelazioni sugli altri organi di stampa e anche il giornale di Ezio Mauro non è che le abbia cavalcate più di tanto, quasi nascondendole agli occhi dei suoi stessi lettori.
Eppure la sensazione è che sia tutto vero. Berlusconi domina sovrano e sul "gommone", assieme al fido Alfano, ha imbarcato proprio quelli che in qualche modo considera "traditori" così da poter affondare l'imbarcazione senza perdere pezzi importanti. Ormai si è talmente consapevoli di questa innegabile verità, che anche le notizie che la confermano perdono di importanza. 
E così, il nipote di Gianni Letta, può candidamente ammettere alla Camera che se anche le cose andassero male e non si potesse mettere mano alle riforme (a parte quella elettorale, nessuno dice mai quali) lui rimarrebbe in sella almeno un anno e mezzo. Un periodo molto lungo, durante il quale far partire le necessarie amnistie per salvare il Cavaliere da qualche condanna, che non lo porterebbe in galera ma che potrebbe costargli l'interdizione ai pubblici uffici, e fargli anche qualche clamoroso favore in modo da consentirgli di vincere a mani basse le prossime elezioni. 
Come altro interpretare infatti il "congelamento" dell'Imu, che Silvio banana si rivenderà come suo esclusivo successo nella futura campagna elettorale? Il resto sono le solite chiacchiere sul divario fra nord e sud, i giovani, la crisi economica, gli immigrati, l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, la riduzione degli stipendi dei ministri,  tutti temi citati alla rinfusa sapendo che si tratta di questioni troppo sensibili per trovare davvero un'intesa con chi spianerebbe tutto con la schiacciasassi in cambio di una riduzione delle tasse o di questioni marginali che non spostano di un millimetro i privilegi della casta. 
Ci voleva un democristiano per fare questo tipo di lavoro sporco. Hanno trovato quello giusto, in attesa che Silvio buchi il gommone.

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