lunedì 16 aprile 2012

Monti, con il cappello in mano davanti all'Emiro del Qatar

Brutta la crisi, se una personcina seria e a modino come il premier col loden è costretto a inchinarsi con il cappello in mano di fronte ai peggiori puzzoni del panorama mondiale. Dopo l'incontro con il presidente cinese Hu Jintao, che ha garantito il suo obolo, oggi il professore ha ricevuto a Roma l'Emiro del Qatar, lo sceicco Hamad Bin Khalifa Al Thani. Monti e Napolitano si sono prostrati ai suoi piedi parlando di grande amicizia fra i due paesi e lo sceicco ha promesso l'elemosina. Non solo, ma tanto per rendere il tutto ancora più comico, il nostro premier ha raccontato in conferenza stampa che il grande statista qatariota gli ha confessato che il motivo per cui i petroldollari non sono ancora arrivati in massa in Italia è la "corruzione".
Il bello è che nessuno ha riso, non tanto perché non sia vero, quanto per il pulpito da cui arrivava la predica e per la composizione della maggioranza che attualmente sostiene il nostro governo, con i partiti letteralmente travolti da episodi di corruzione di ogni genere, dai residuati del berlusconismo ai boy-scout del centrosinistra
Tanto per essere chiari su chi dichiariamo nostro amico e a chi stiamo chiedendo l'obolo, il Qatar è una monarchia assoluta dove la famiglia al potere sceglie il governo, controlla il potere giudiziario, impone la legge islamica e si fa anche il colpi di Stato in casa. Nell'ultimo rapporto di Amnesty International si parla di condanne a morte, di pene degradanti e umilianti per chi ha rapporti sessuali illegittimi o consuma alcolici, di pesantissime discriminazioni contro le donne (anche se in fondo sono fra le poche del Golfo ad avere diritto di voto) e gli immigrati, utilizzati come quasi schiavi dalle compagnie petrolifere, di detenzioni senza accuse nè processo.
E lo sceicco? Ha una fortuna personale di 2,4 miliardi di dollari, fornisce il 10 per cento del gas consumato in Italia, diretto al terminale di rigassificazione di Rovigo (valore 1,85 miliardi di euro), è il padrone di un club esclusivo di ville, hotel a 5 stelle, terreni e campi da golf che sorge su uno dei tratti di mare più famosi al mondo in Costa Smeralda. E cerca da tempo di fare shopping da noi, approfittando della svendita per fallimento.
Oltre ad essere miliardario è anche proprietario di una televisione, Al-Jazeera. Chissà se è questo che lo rende un amico, qui da noi.

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