mercoledì 10 aprile 2013

Per il bene del paese: qualcuno sciolga il Pd

I poveri elettori di sinistra stanno ancora pagando una delle peggiori idee politiche dell'Italia repubblicana, la follia delirante di un ex leader vincente, Walter Veltroni, che come molti dei suoi attuali ed ex compagni, più che la "vocazione maggioritaria",  ha un'attitudine autolesionista che farebbe invidia a Leopold von Sacher-Masoch
Il celebre "nutella", nonostante i rovesci subiti a causa dei simpatizzanti di quello che un tempo fu anche un partito, che quando sentono il suo nome mettono giustamente mano alla pistola, ancora nei giorni scorsi veniva intervistato con grande spreco di pagine e di inchiostro sul Corriere della Sera per sostenere apertamente che il Pd deve scegliere "di ritrovare la sua vocazione originaria" (il suicidio, si immagina). Per l'ex sindaco di Roma, che ha contribuito alla più ignobile colata di cemento mai versata sulla Capitale con la creazione di quartieri dormitorio stile formicai completamente scollegati con il resto della città e la progressiva espulsione dei cittadini dal centro, il Pd non deve avere l'angoscia di "dire qualcosa di sinistra". 
Il pensiero di questo illustre filosofo "va naturalmente allo spirito del Lingotto, idea che fu premiata da 12 milioni di elettori". Peccato che nonostante i 12 milioni di elettori (che sembrano un po' i dieci milioni di baionette di mussoliniana memoria) si sia persa la guerra consegnando a Silvio Berlusconi (molto meno stupido di lui) una maggioranza senza precedenti. Perché la verità che nessuno può confutare è che in Italia è impossibile governare senza mettere in piedi una coalizione (la Dc ne sapeva qualcosa) e il Banana, che non avrà studiato alle Frattocchie ma politicamente ha intuito da vendere, ha messo insieme un caravanserraglio da paura, dai fascisti ai razzisti secessionisti della Lega, dai residuati bellici dei partiti sciolti dalla magistratura (Dc e Psi) fino ai pensionati.
Oggi basta guardare a come si muovono le diverse anime di questo "mostro" creato in laboratorio e viene voglia di invocare l'eutanasia. 
A non volere l'accordo con Berlusconi è rimasto il solo Bersani, che daNapolitano a Renzi, passando per il Letta meno intelligente e tutta quella congrega di chierichetti che solo a vederli viene la nausea, i nemici li ha avuti più all'interno che all'esterno. Ora premono tutti per l'inciucio con il Caimano, magari facendo eleggere al Quirinale quella Emma Bonino che ha trasformato i radicali italiani in un partito della destra liberista ed è stata alleata di Forza Italia per più di dieci anni. 
Per il bene del paese, qualcuno stacchi la spina a questa schifezza e si dia da fare per costruire un partito socialdemocratico vero, magari cercando di includere (invece che di escludere) tutto quello che per amor di legalità e di giustizia sociale si trova ancora alla loro sinistra.

5 commenti:

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  2. Toh, un fine commentatore politico. E' il livello medio dei sostenitori del Pd o tu sei un'eccellenza?

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  3. Tranquillo Uomo Bianco, a distruggere il PD basta Bersani!
    Ancora un paio di mesi e diventa la terza forza.

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  4. Non ci crederai, ma io l'unico che mi sentirei di appoggiare è proprio Bersani.

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