giovedì 17 novembre 2011

Il primo ministro ad abboccare all'amo è Clini. All'ambiente hanno messo un nuovo Attila, a cui piaccono nucleare, Ogm e perfino il Ponte sullo Stretto

Vista la poca esperienza di questi nuovi ministri con le trappole ordite dai giornalisti (quelli, pochi, che fanno le domande), ci sarà parecchio da ridere. Il primo a caderci è stato Corrado Clini, nuovo responsabile dell'Ambiente, che non si capisce perché ha deciso di parlare con la trasmissione radiofonica ''Un giorno da pecora'' che in passato ha fatto passare per fesse parecchie persone.
Il nostro si è davvero superato. 
Il nucleare, bocciato in ben due referendum dal popolo italiano compatto? "Il ritorno al nucleare è una opzione sulla quale bisognerebbe riflettere molto, anche se quello che è avvenuto in Giappone ha scoraggiato. Comunque, di base, la tecnologia nucleare rimane ancora una delle tecnologie chiave a livello globale".
Gli organismi geneticamente modificati? "Io sono favorevole ad usare Ogm nelle zone marginali dove c'è aridità e dove c'è dissesto idrogeologico”. E la caccia? “Non sono un cacciatore, ma apprezzo i cacciatori che proteggono anche l'ambiente. Quelli che vanno a caccia per sfogarsi, invece, mi pare che siano pericolosi”. E il Ponte sullo stretto? “E' un'opera di ingegneria bellissima". Per non parlare della Tav, che va fatta "assolutamente".
Si preannuncia una gara senza rivali per il prossimo "Premio Attila".

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