venerdì 13 maggio 2011

Chi ha paura di Beppe Grillo? Scontro in Rete all'arma bianca tra fan e detrattori.

Mi è obbligatoria una premessa. Non c'è nessun comico, tranne forse Corrado Guzzanti quando imita Rutelli, che mi faccia ridere di più di Beppe Grillo. La veemenza assurda con cui propone le sue battute lo rendono un'icona della satira nazionale, ma il suo impegno politico non è possibile liquidarlo con un'alzata di spalle. Non voterei mai per il Movimento Cinque Stelle, sia chiaro, ma non è possibile che a ogni tornata elettorale quelli del Pd si debbano lamentare di qualche gruppo o gruppetto che porterebbe via loro i voti. 
Un giornalista dell'Espresso, stimato blogger, ha raccolto un insieme di affermazioni di Grillo, alcune risalenti a moltissimi anni fa, per dimostrare che anche il comico ogni tanto spara cazzate. Gli si rimprovera di aver difeso la cura Di Bella sul cancro, di aver attaccato la Montalcini (non mi pare che le abbia mai dato della "vecchia puttana", ma ricordo che ironizzò molto sul suo premio Nobel, che volenti o nolenti fu oggetto di polemiche) , di aver sfasciato un computer in scena scagliandosi contro le tecnologie (ma la sua denuncia di allora era giusta, inneggiare alla Rete non significa non denunciare le assurdità commerciali a cui veniamo costretti da quei vecchi volponi di Bill Gates e Steve Jobs), di aver ironizzato sull'impegno africano di Veltroni (e come si potrebbe farne a meno), di aver dato del "busòn" a Vendola e soprattutto (scandalo degli scandali) di non aver voluto concedere un'intervista al succitato Espresso, prendendoli per i fondelli e offrendosi di scrivere un monologo. 
Apriti cielo. I grillini della Rete si sono scatenati contro il povero giornalista, il quale si è difeso sostenendo di aver scritto simili rubriche anche contro altri personaggi politici. Io non so se in redazione qualcuno glielo abbia commissionato per l'occasione, ma francamente se nel suo folle "luddismo" Grillo ha detto qualche cazzata sulla Bio washball non mi sembra il caso di montare uno scandalo, calcolando che quelli che si occupano di ambiente a sinistra di solito finiscono col diventare fiancheggiatori dei palazzinari o nuclearisti. 
Capisco il nervosismo del Pd, che dopo aver perso il Piemonte perché la Bresso sponsorizzava la Tav e molti suoi elettori l'hanno gentilmente mandata a cacare votando per il Movimento di Grillo, ora hanno paura di non reggere il confronto a Milano per colpa di quel 5% che potrebbe finire ai grillini. 
Se quelle di Grillo sono stupidaggini, cosa potremmo mai dire delle ridicole affermazioni fatte da tutti i segretari dell'ex Pci nelle sue varie trasformazioni? La verità è che il comico genovese tocca dei nervi scoperti. Perché la sinistra parlamentare, tanto per fare un piccolissimo esempio, non potrebbe mai accettare che le persone anche solo indagate non possano essere candidate, nè tantomeno che si possa essere eletti in sole due legislature, come giustamente propone Grillo (fra decine di altre condivisibili proposte). Che avrebbero fatto nella vita gente come D'Alema, Fassino e Veltroni?

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