martedì 10 maggio 2011

"Eletto grazie a un miracolo di Padre Pio". Neanche la più bieca propaganda comunista poteva immaginare simili idioti.

"Il Pd mi ha candidato ma non voleva fossi eletto, la mia elezione fu un miracolo". Un miracolo? E di chi? "Io dico di Padre Pio". Non ci crederete, ma queste cose le ha dette sul serio Bruno Cesario, neo sottosegretario all'Economia e fondatore del Movimento di Responsabilità Nazionale, dopo un passato nel partito farlocco di Wa(l)ter Veltroni, l'uomo che tutti avremmo voluto volentieri vedere in Africa a fare la fame. "Visto che sono molto devoto a Padre Pio, dico che anche al Pd farebbe bene fare un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo...", ha aggiunto l'ineffabile personaggio. 
Ma come hanno reagito gli ex colleghi democratici al suo ingresso nel Governo, gli è stato chiesto. Uno pensa, lo avranno menato. E invece no. "Molti politici del Pd mi hanno chiamato per farmi gli auguri, sia deputati e semplici iscritti".
Vabbè che il frate con le finte stimmate non poteva che fare miracoli farlocchi, ma qualcuno ricordi a questo poveraccio che se è stato eletto in Parlamento lo deve a Roberto Calderoli, detto il porco, e alla sua legge elettorale che ha consentito a Cesario di essere eletto nel 2006 nelle liste bloccate dell'Ulivo e nel 2008 in quelle del Pd, nella circoscrizione Campania 1, dove il centrosinistra era largamente maggioritario.
O' miracolo.

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