venerdì 22 luglio 2011

Montanelli e i cattolici: la sincerità e il sarcasmo dei veri liberali

"Noi cattolici italiani abbiamo faticato duemila anni per fabbricarci un Dio sulla nostra misura umana, cordiale, tollerante e pieno di indulgenza per i nostri peccati. Nel nostro Paradiso c’è perfino una stakanovista dell’adulterio, Maria Maddalena, e un professionista del furto, Ranieri, per dare speranza a chi cade in queste colpe e procurargli il perdono. Tutto ciò potrà fare a pugni con la Teologia, ma va benissimo d’accordo col nostro carattere. E ora, ecco qui, i preti ce lo stanno rovinando. Ma che cattolici sono, i preti cattolici, perdio?".
Sono parole di Indro Montanelli, le scrisse negli anni cinquanta in una lettera indirizzata a un collega americano e mai pubblicata, resa nota dal Fatto Quotidiano in occasione del decimo anniversario della morte del più famoso giornalista italiano.  Dentro ci troverete un'analisi spietata della morale a doppio senso della borghesia del nostro paese. La prendo come una confessione a cuore aperto, da parte di un uomo che sicuramente aveva un'idea del mondo opposta alla mia (magari era solo un nostalgico delle case chiuse), ma possedeva anche tutta la sincerità (e l'ironia) dei veri liberali. 

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