lunedì 4 luglio 2011

Il black bloc? Come una giacca blu, lo metti su tutto.

Il black bloc è come una giacca blu. Lo metti su tutto. Qualunque sia il dissenso, nei confronti di una riforma scolastica redatta da una ministra messa lì a dispetto di qualsiasi valutazione di merito, di un'opera pubblica inutile che serve solo a far metter in tasca ai soliti noti i soldi di appalti e subappalti, delle centrali nucleari o della privatizzazione dell'acqua, spuntano loro, i "cattivi", che lanciano un po' di sassi contro le forze dell'ordine, le quali a loro volta hanno la scusa per reagire a casaccio, sparando lacrimogeni ad altezza uomo e picchiando dove capita. E così le ragioni di decine di migliaia di persone, di orientamenti politici e culturali assai diversi, vengono sepolte dalla "solidarietà" nei confronti dei fedeli servitori dello Stato (che spesso, come mostrano le cronache di questi giorni, dai finanzieri ai capi delle varie squadre mobili, tanto fedeli non sembrano mica).
Lo sciocchezzaio del giorno dopo i casini in Val di Susa è variopinto e micidiale. Prima se la prendono tutti con Beppe Grillo, il quale aveva definito "eroi" i manifestanti e non certo i presunti devastatori, poi a colpi di retorica (un ex missino riesuma perfino Pasolini e la sua poesia sui poliziotti di Valle Giulia) c'è chi agita i fantasmi degli anni settanta e del terrorismo e c'è chi, come i soliti leader del Pd, insiste sul fatto che la Tav s'ha da fare a ogni costo. Il presidente Napolitano ammette che alla manifestazione hanno partecipato "pacificamente cittadini e famiglie", ma parla di "gruppi addestrati a pratiche di violenza eversiva", il ministro Maroni, non potendo invocare la forca, chiede ai magistrati di procedere per "tentato omicidio" e "atti terroristici", il neosindaco di Torino, Fassino, assicura che le forze di polizia "si sono limitate a contrastare l'aggressione e l'assalto di coloro che, con spranghe, pietre e bastoni, hanno devastato il cantiere e l'area della manifestazione". Si parla dei 180 feriti tra gli agenti, ma non degli oltre 200 tra i manifestanti.  Delle botte prese da quelli che non c'entravano niente non si preoccupa nessuno. 
Alla fine di tutte questa guerra, la polizia ha arrestato cinque (diconsi cinque) tizi definiti "anarchici". 
Come al solito, le cose sono due. O questi black-bloc sono davvero dei geni del male, che tutte le volte colgono i nostri simpatici sbirri di sorpresa (ma non erano tutti schedati?), oppure stiamo assistendo a una nuova edizione di antiche strategie di bavaglio.
Di certo c'è che in questo paese avere un'opinione difforme da quella media mediocre che ha fatto la fortuna di una classe politica perennemente corrotta, è diventato un lusso.

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