giovedì 14 luglio 2011

Testamento biologico, la faccia truce del cattolicesimo italiano

Alla fine sono riusciti a partorire l'orrore. Tutti uniti nel nome del Vaticano, la maggioranza di governo, l'Udc e un po' di preti mancati del Pd hanno approvato felici una delle leggi più orrende e anticostituzionali della storia contemporanea, quella sul testamento biologico, che lascerà alle bizze del medico l'ipotesi se staccare o meno la spina ai malati terminali, anche di fronte ad un'espressa volontà da loro certificata in precedenza. Per cui, auguratevi di restare coscienti come Piergiorgio Welby, perché di casi come quello di Eluana Englaro potrebbero capitarne molti altri. 
Dopo l'approvazione, il neo (finto) segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha subito convocato una conferenza stampa per sottolineare come "Pdl, Lega e Udc hanno valori unificanti", al di là dei soldi e delle cricche di potere verrebbe da aggiungere, e l'ha definita "una legge moderna che garantisce i diritti e tutela i valori''. 
Mafia, denaro, spartizione di poltrone, violenze sui minori, moralismo bieco e oppressivo solo nei confronti dei più deboli, menter la casta passa da mignotte a trans, attraverso orologi d'oro e suite d'albergo da sceicchi: i sacri valori del cattolicesimo italiano mostrano i loro denti aguzzi e assetati di sangue. E c'è qualcuno come il direttore di Avvenire (il giornale dei vescovi) che prende pure per il culo, scrivendo che "lo Stato non deve mai dare la morte". Tanto due sondini per alimentare un cadavere costano poco e chissenefrega di chi schiatta magari per una malattia banale non curata da un servizio nazionale messo allo sbando anche per favorire il grande affare della sanità privata (cattolica).

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