martedì 22 marzo 2011

Venti euro e un panino per farsi vedere sostenitori del Caimano. I figuranti di Mediaset peggio degli extra comunitari clandestini.

Venti euro e un panino. Neanche un immigrato senza regolare permesso di soggiorno si abbassa a tanto per una giornata di lavoro. E invece ieri, alcuni figuranti di Mediaset, si sono accontentati di questa elemosina per presentarsi al Tribunale di Milano e gridare qualche slogan in favore di Silvio Berlusconi, imputato contumace al processo Mills. "Silvio è bravo", "Silvio è unico" e standing ovation all'arrivo dei due azzeccagarbugli del premier, Piero Longo e Niccolò Ghedini, con chiosa finale di quest'ultimo a sottolineare che "questa accoglienza è il segno che la gente comincia a capire cosa sono questi processi a carico del Presidente". 
Il bluff non è durato molto. L'Agenzia Italia, in un pezzo sulla manifestazione pro bunga-bunga, scrive chiaro e tondo che "negli stessi corridoi del tribunale c'e' chi dice che i sostenitori del gazebo siano pagati 20 euro al giorno piu' un panino per il pranzo". La paga della comparsa (un bel po' meno, in realtà, visto che a Cinecittà per le grandi produzioni si prendono almeno 50 euro e un intero cestino per mangiare) appare anche in un articolo della Stampa, in cui si racconta che "fotografi e cameramen giurano di aver riconosciuto alcuni figuranti dei programmi televisivi Mediaset e dato che qualche giovane si è lasciato candidamente scappare di aver guadagnato, per la presenza un po’ scalmanata a palazzo di giustizia, 20 euro e un panino, ma non si può dire". 
Dopo i 13 milioni di euro spesi in un anno per orge, case e baldorie di ogni tipo, per il Popolo dei Gazebo sembrano essere rimaste solo le briciole. 

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