lunedì 28 febbraio 2011

Berlusconi senza telefonino. Chi chiameranno le papi-girls?

''Silvio Berlusconi non ha più un telefonino, non perché non possa averlo ma perché è sottoposto a qualunque tipo di intercettazioni''. Fra le tante balle sparate stamattina dal nostro anziano presidente del Consiglio, che non ha trovato di meglio che recarsi alla presentazione di una nuova mirabolante iniziativa del suo partito personale pur di evitare di farsi vedere in aula all'udienza davanti ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Milano che riguarda il processo sui fondi neri relativi ai diritti tv di Mediaset, questa del telefonino mi è sembrata la più degna di nota.
Come è noto, il "caro leader" non è stato mai intercettato da nessuno. Il problema è che Silvio Berlusconi non ha degli amici, ha dei vizi. E così, molto spesso, gli capita di parlare al telefono con corrotti e corruttori, prostitute e sfruttatori, fidanzate di spacciatori e amici dei mafiosi, i quali, a loro volta parlano di lui fra di loro. E le ragazze di via dell'Olgettina, che avevano tutte il suo numero personale, non sono neanche le peggiori.
Difficile capire se la sua sia più presunzione o scarsa intelligenza, ma sia come sia, non è colpa dei magistrati se in decine di indagini su un ventaglio di reati, che copre metà del nostro codice penale, a un certo punto salta fuori lui. Ma una balla, se ripetuta centinaia di volte in totale assenza di contraddittorio e a reti unificate, finisce con il trasformarsi in verità. E quella di assimilare i metodi di indagine di polizia e giudici a quelli della Germania Est dei tempi del comunismo è una capriola fantastica che serve solamente a giustificare un provvedimento, quallo sì antidemocratico, come il disegno di legge che vorrebbe limitare le intercettazioni telefoniche, uno strumento di indagine che non ha messo nei guai solo Berlusconi, ma centinaia di assassini e delinquenti di vario genere, che altrimenti sarebbero ancora impuniti.

1 commento:

  1. Mi sembra di vivere in una commedia dell'assurdo. Il problema non è il fatto che in una telefonata su due il nostro eroe commetta un reato ma il fatto che i giudici comunisti lo intercettano (non è vero). Il nostro non è un paese civile perché un cittadino non può calpestare le leggi tranquillo, senza che ci sia un bolscevico togato a scoprirlo.

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