lunedì 14 marzo 2011

Nucleare: mentre tutto il mondo si spaventa, la Prestigiacomo parla di "macabre speculazioni"

"Macabre speculazioni". Le ha chiamate così il nostro ministro per l'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, facendo riferimento alle centinaia di prese di posizione allarmate sulla questione nucleare dopo il terremoto in Giappone e l'incidente alla centrale di Fukushima e avvisando i cittadini italiani che l'apocalisse del Sol Levante non andrà a intaccare i folli (e completamente inutili) progetti nuclearisti del governo Berlusconi. "Niente catastrofismi", le ha fatto eco il ministro Renato Brunetta, ventilando presunti "interessi in campo" delle lobby antinucleari. 
Mentre tutto il mondo trema, i giapponesi chiedono aiuto agli Stati Uniti e all'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica e in Germania la Merkel annuncia una moratoria sul provvedimento voluto dal suo governo per allungare la vita alle centrali tedesche (che il precedente governo di centrosinistra aveva previsto di chiudere entro il 2020), i lobbisti (loro sì) de noantri gridano allo scandalo perché tutto ciò avviene di fronte a una catastrofe naturale.
Ma del fatto che avere una centrale nucleare sul proprio territorio significa avere una potenziale bomba distruttiva dentro casa quando bisognerebbe parlarne secondo loro? Forse quando un terremoto come quello avvenuto in Abruzzo farà saltare anche qualche nostro reattore?  La verità è che il ritorno dell'Italia all'energia nucleare è solo un tentativo di mettere le mani su ingenti fondi pubblici da destinare ai soliti amici costruttori, gli stessi responsabili di opere epocali (come quelle per i Mondiali del 1990 o la Salerno-Reggio Calabria). Tanto per non farsi dare dello speculatore da qualche statuina del presepe di Palazzo Chigi, leggete il parere di un nuclearista convinto, Alberto Clò, riportato in un vecchio post del mio blog.

2 commenti:

  1. A nome di tutti i siracusani di città e provincia, mi scuso per le origini del ministro (sob!) Prestigiacomo. Ogni tentativo di paragonare tutti i siracusani a lei è una macabra speculazione sulla tragedia di avere un tale personaggio in un posto chiave per lo Stato italiano.

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  2. Tranquillo. Se pensi ai fenomeni partoriti a Roma, che dovrei fare io?
    ;)

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